SEMBRAVANO C’ARTE – PRIMO APPUNTAMENTO
La Fondazione Banco di Napoli e la Sovrintendenza Archivistica e Bibliografica della Campania presentano “Sembravano C’arte”, la nuova rassegna culturale organizzata a ilCartastorie | Museo dell’Archivio Storico del Banco di Napoli.
L’iniziativa prevede cinque incontri con accesso gratuito in cui le carte d’Archivio si faranno raccontare attraverso diverse forme d’arte. Un itinerario d’inchiostro che vedrà viaggiare le scritture tra teatro, danza, musica, installazioni, performance.
Il primo appuntamento domenica 20 marzo (ore 10.30 e ore 12.00) con la mise en espace “Pericolante nell’onore”, una rappresentazione teatrale che, negli spazi suggestivi dell’Archivio Storico del Banco di Napoli, racconterà delle doti e dei risarcimenti delle esposite presso la Casa Santa dell’Annunziata in uno sferzante e ironico dialogo tra un agente dell’Annunziata e l’uomo accusato di aver macchiato l’onore dell’esposita affidata alla sua casa.
L’introduzione sarà a cura di Filomena D’Alto, autrice del libro “Costituire la dote per custodire la virtù”.
L’ingresso è gratuito; obbligatoria la prenotazione al link https://www.eventbrite.it/e/biglietti-sembravano-carte-teatro-pericolante-nellonore-298210645067
I partecipanti che vorranno potranno visitare il percorso multimediale Kaleidos de ilCartastorie a tariffa ridotta.
Cosa c’è negli archivi? La polvere? Le carte. In realtà negli archivi ci sono sempre le persone. Nascoste, marginali, tra le righe oppure lampanti, centrali, continuamente protagoniste di una narrazione fatta di frammenti e di tracce.
Catturano solo degli spezzoni della vita di coloro che ci rimangono impigliati, lasciando chiaroscuri, ombre e vuoti. Queste lacune, lungi dal lasciare incompiuto e mutilato il panorama di queste esistenze, si aprono alla moltitudine delle interpretazioni. Rendono le vite di questo esercito di protagonisti potenzialmente capaci di raccontarsi, di avvicinarci al passato senza mai del tutto strapparci via dal presente e, quindi, da noi
Ecco quindi che divengono uno stimolo, un quesito a risposta aperta, che ci proviene da un secolo lontano o dall’altrogiorno del nostro recente passato. La rassegna darà un’interpretazione, attraverso le carte, a ciò che la memoria ci ha lasciato.
Cosa c’è, dunque, dentro gli archivi? Noi, di ieri. Cosa ci sarà dentro gli archivi? Noi, di oggi. Eppure, sembravano solo carte.