Il gusto e il peccato – 24 marzo 2023
SEMBRAVANO C’ARTE 2edizione – IL GUSTO E IL PECCATO – 24 MARZO 2023
Dopo il successo dell’edizione 2022 la Fondazione Banco di Napoli e la Sovrintendenza Archivistica e Bibliografica della Campania presentano la seconda edizione di “Sembravano C’arte”, la rassegna culturale organizzata a ilCartastorie | Museo dell’Archivio Storico del Banco di Napoli.
Le note avvolgeranno le carte dell’Archivio Storico del Banco di Napoli venerdì 24 marzo (ore 18.30 e ore 20.00) con la performance “Il gusto e il peccato”, con la musica di Fabrizio Romano e il reading di Giancarlo Cosentino su un testo di Andrea Zappulli.
L’incontro ha come protagonista la Gran Corte della Vicaria e il tema della giustizia. Da una causale dell’Archivio Storico del Banco di Napoli la storia di Marcello Citarella, gran magistrato della corte e seguace della setta eretica della Carità Carnale e il suo schiavo, colpevole di aver quasi ucciso a colpi di spada un cittadino napoletano. La voce dell’oscuro funzionario del tribunale incaricato di istruire l’affare apre un breve spiraglio sugli avvenimenti legati alla figura di Suor Giulia De Marco e al fermento mistico nella Napoli del XVII secolo.
L’ingresso è gratuito; obbligatoria la prenotazione al link https://www.eventbrite.it/e/biglietti-musica-e-reading-in-archivio-il-gusto-e-il-peccato-577322987597
I partecipanti che vorranno potranno visitare il percorso multimediale Kaleidos de ilCartastorie a tariffa ridotta entro la settimana successiva (fino a venerdì 31 marzo, incluso) presentando in biglietteria il titolo di accesso a Sembravano C’arte.
Cosa c’è negli archivi? La polvere? Le carte. In realtà negli archivi ci sono sempre le persone. Nascoste, marginali, tra le righe oppure lampanti, centrali, continuamente protagoniste di una narrazione fatta di frammenti e di tracce.
Catturano solo degli spezzoni della vita di coloro che ci rimangono impigliati, lasciando chiaroscuri, ombre e vuoti. Queste lacune, lungi dal lasciare incompiuto e mutilato il panorama di queste esistenze, si aprono alla moltitudine delle interpretazioni. Rendono le vite di questo esercito di protagonisti potenzialmente capaci di raccontarsi, di avvicinarci al passato senza mai del tutto strapparci via dal presente e, quindi, da noi
Ecco quindi che divengono uno stimolo, un quesito a risposta aperta, che ci proviene da un secolo lontano o dall’altrogiorno del nostro recente passato. La rassegna darà un’interpretazione, attraverso le carte, a ciò che la memoria ci ha lasciato.
Cosa c’è, dunque, dentro gli archivi? Noi, di ieri. Cosa ci sarà dentro gli archivi? Noi, di oggi. Eppure, sembravano solo carte.