In darkness let me dwell
Venerdì 11 maggio, ore 18.30, presso l’Archivio Storico del Banco di Napoli la presentazione di “In darkness let me dwell”, il video dell’artista Roberto Paci Dalò.
Un viaggio nell’Archivio come memoria viva. Una cartografia in movimento dove il territorio narrativo della geografia può espandersi nella storia. In darkness let me dwell è il nuovo progetto dell’artista Roberto Paci Dalò in cui l’Archivio Storico del Banco di Napoli diventa il soggetto di un video basato su un’esplorazione cinematografica di questo luogo straordinario.
L’opera è prodotta dalla Fondazione Banco di Napoli nell’ambito del progetto ilCartastorie, si avvale del patrocinio del Comune di Napoli – Assessorato alla Cultura e al Turismo, rientra nell’ambito del programma culturale del Maggio dei Monumenti 2018 ed ha ricevuto il Matronato della Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee.
Un viaggio nei dettagli, nelle pieghe della storia, ma anche nella dimensione nascosta di quelle microstorie composte da immagini e da impercettibili suoni provenienti delle pagine dei faldoni. Roberto Paci Dalò dà voce a quelle pagine – che rappresentano il patrimonio culturale della città di Napoli – attraverso una suggestiva musica elettronica e ambientale e l’utilizzo magistrale del bianco e nero che contraddistingue il suo lavoro cinematografico. Il risultato è la creazione di un video atemporale che genera uno stato d’animo sospeso come in un film noir degli anni ‘40 con le sue luci e ombre, in cui i documenti d’Archivio sorprendentemente diventano deserti, paesaggi e architetture.
In darkness let me dwell è una composizione pubblicata nel 1610 dal liutista e compositore inglese John Dowland. “Nei suoi brani l’umore prevalente era di malinconia, ma una malinconia di tipo poetico: non una malattia della mente che consuma e distrugge, ma piuttosto una profondità meditativa che ispira sfogo creativo”. (Claire Seymour)
Un ideale viaggio per restituire il suono dell’Archivio, la sua voce, perché, come ha scritto la studiosa Giuliana Bruno evocando Walter Benjamin: “Non sono le date a creare la memoria che la Storia richiama. La Storia – come la microstoria personale – ha luogo nei luoghi”.
Il progetto, inoltre, approfondisce e continua il lavoro che Paci Dalò ha realizzato nel 2009 con il film Atlas of Emotion Stream (commissionato dal PAN Palazzo delle Arti di Napoli come installazione audio-video) proseguendo una ricerca sulla città di Napoli iniziata già nel 1993 con l’installazione sonora e visiva Napoli, ritratto acustico della città, pubblicata come edizione CD dalla Fondazione Morra (attualmente in mostra al MAXXI di Roma).
Il regista, compositore e artista visivo italiano Roberto Paci Dalò è un pioniere nel rapporto tra arte e tecnologie digitali investigando in particolare le relazioni tra disegno, suono, teatro, cinema e radio. Premio Napoli 2015, ha ricevuto la stima e il sostegno di artisti come Aleksandr Sokurov e John Cage. Ha presentato sue opere presso Biennale di Venezia, Kunsthalle Wien, Power Station of Art Shanghai, Fundaciò Joan Mirò Barcelona, Palais des Beaux Arts Bruxelles, Wien Modern, Ars Electronica Linz, Festival di Locarno, MQ MuseumsQuartier Wien, Charlottenborg Copenhagen, ZKM Karlsruhe, SH Contemporary Shanghai, Opera di Vienna. Guida dal 1985 il gruppo Giardini Pensili. Membro della Internationale Heiner Müller Gesellschaft di Berlino e della British Cartographic Society. Insegna Interaction Design presso UNIRSM dove ha fondato e dirige Usmaradio.
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