Gianni Valentino a ilCartastorie
Giovedì 26 gennaio Gianni Valentino all’Archivio Storico del Banco di Napoli in “E per loro – Suite per schiavottelli e violoncello”, un evento tra storia, poesia e musica
Giovedì 26 gennaio 2017, alle ore 20, nel Salone dell’Archivio Storico del Banco di Napoli, in via dei Tribunali 214, è andato in scena “E per loro – Suite per schiavottelli e violoncello”, un progetto poetico ideato e scritto da Gianni Valentino e dedicato all’amico Costabile Di Sessa, recentemente scomparso. Un progetto che, grazie all’Associazione culturale NarteA, è diventato un evento realizzato per ilCartastorie.
L’evento, oltre alla live performance che ha unito poesia e musica, e ad una degustazione di vini, ha incluso la visita guidata al percorso multimediale Kaleidos dove si sono potute ascoltare alcune delle storie tratte dai documenti racchiusi nell’archivio storico bancario più grande del mondo.
Protagonisti versi e note che narrano di persone vittime della compravendita di schiavi tra Napoli e la Turchia nel Seicento. Quattordici poemetti originali e site specific rendono vive e contemporanee le esistenze di cristiani e musulmani costretti alla prigionia e a rinnegare la propria religione in virtù del potere del denaro e dei padroni. Filastrocche dolorose o buffe che lasciano risorgere identità e spiriti di un Purgatorio il cui perimetro si estende tra Napoli, Costantinopoli, Algeri e Positano.
Valentino – affiancato dal violoncello di Davide Maria Viola – ha cercato e rintracciato ricordi e malesseri di napoletani, stranieri, immigrati. Corpi perduti. Bambini, madri, uomini il cui passaporto è stato stracciato. Il copione diventa esperienza poetica e ritmica, politica e antropologica, attraverso un recital sonorizzato. Pizzicati yiddish, bicordi, graffi, allegretti, funk psichedelico, note intermittenti, marce funebri sono gli spartiti sui quali il canto di Gianni Valentino ha evocato queste storie sospese tra il Mediterraneo e il Bosforo di Istanbul.
Tra i titoli – che raccontano maternità, capricci sessuali, sevizie, business dei corpi, ferite e consapevolezza della detenzione – “Musa”, “Alì Mustafà”, “Caravaggio”, “Non è cinema”, “La mia cicatrice”, “pietas”, “mormora Marmara”.